mercoledì, luglio 28, 2010

12/07/2010
SEL su toponomastica...
TOPONOMASTICA: nessuna "guerra", solo il rispetto delle regole!

La cartellonistica relativa ai sentieri è illegittima per tre quarti come ha già rilevato l'inchiesta della Magistratura relativa al nostro esposto. Perciò, deve essere sostituita in un periodo di tempo non inferiore a quello occorso per la sua realizzazione e, cioè, in non più di tre anni a cominciare formalmente e ufficialmente da subito.
Se si adottasse il criterio proposto da Durwalder la sostituzione dei cartelli richiederebbe almeno 10 anni e aprirebbe un lughissimo contenzioso senza fine. L'evocazione del termine "guerra", poi, è inquietante e completamente fuori luogo trattandosi semplicemente di ripristinare la legalità rispetto ad una violazione della quale la stessa Provincia, almeno fino ad ora, si dichiara vittima.
Qualsiasi altra soluzione configura un reato ulteriore rispetto alla situazione attuale in termini di abuso d'atti d'ufficio e di omissione d'atti d'ufficio. La Provincia ha in questo senso dei precisi obblighi di legge. I costi di tale operazione sono a carico di chi ha causato il danno ed, eventualmente, la Provincia ha il dovere di rivalersi nei suoi confronti. Si può avviare il ripristino in base alle carte ufficiali e alle indicazioni tecniche avanzate dal CAI e anche dall'AVS e verificare in parallelo mediante la costituzione di organismi paritetici alcune questioni controverse -la traducibilità di alcuni nomi propri, le denominazioni delle nuove località, ecc.) in base al principio del bilinguismo di tutto quello che è pubblico, ma non si può pensare che eventuali mediazioni possano legittimare un atto di forza illegittimo le cui vere motivazioni politiche e istituzionali sono apertamente in contrasto con la sostanza del patto autonomistico e con la sensibilità della stragrande maggioranza della popolazione che vorrebbe liberarsi dal peso di un passato che non vuole passare. infine per quanto riguarda il progetto di legge presentato dalla SVP, riteniamo che non basti solo dire no. Occorre che PD e Verdi abbiano il coraggio, con il contributo di tutte il centrosinistra di costruire una proposta forte ed adeguata a partire, appunto, dal principio del plurilinguismo di tutto ciò che è pubblico.
Consigliere Comunale (Bolzano) Guido Margheri
Sinistra Ecologia Libertà